Nel caso in cui moglie e marito abbiano residenze in due appartamenti diversi, che si trovano in regioni diverse e i due immobili sono cointestati a entrambi e ciascuno fruisce dell’esenzione Imu sulla propria quota di possesso dell’appartamento in cui risiede, commette un errore alla luce delle ultime modifiche in tema di IMU?
Dal 2022, invece, in seguito alle modifiche introdotte dall’articolo 5–decies del Dl 146/2021, «nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare».
Attraverso l’aggiunta «o in Comuni diversi», viene ora garantita a tutti i nuclei familiari almeno un’abitazione principale. Peraltro, la scelta su quale unità immobiliare destinare ad abitazione principale ai fini Imu è rimessa al contribuente (o meglio, ai componenti del nucleo familiare), che (si ritiene) dovrà comunicarla mediante presentazione della dichiarazione Imu.
Pertanto, a decorrere dal 2022, nel caso descritto dalla lettrice, solo una delle due abitazioni potrà essere considerata abitazione principale.